Divieto di cessione del credito da fornitura: debolezza del Fornitore o atto di forza del Cliente?

Divieto di cessione del credito da fornitura: debolezza del Fornitore o atto di forza del Cliente?

Probabilmente sarà capitato anche a Voi di ricevere ordini con indicata la dicitura “Divieto di Cessione del Credito: il credito derivante al fornitore dal presente ordine, non potrà essere oggetto di cessione totale o parziale a terzi, o di mandato all’incasso o di delegazione sotto qualsiasi forma“.

Sarà certamente dovuta alla nostra “deformazione professionale” ma spesso dedichiamo molto tempo ad approfondire con i nostri Clienti, il “contenuto” e gli “effetti” che può produrre questa condizione inserita nell’ordine.

E’ diffusa la convinzione che il Cliente ed il Fornitore sono guidati, nel proprio ruolo, da prerogative opposte le une alle altre….ma siamo realmente convinti che sia così?

Il Cliente, a volte potrebbe essere di maggiori dimensioni rispetto al Fornitore e questa condizione potrebbe alimentare una “presunta posizione dominante” rispetto alla quale si tende ad “imporre” il divieto di cessione del Credito.
Il Fornitore, se di dimensioni più contenute rispetto al Cliente,  potrebbe percepire una sua “presunta posizione di inferiorità” rispetto alla quale tende ad accogliere, pur di acquisire l’ordine, più condizioni tra cui il divieto di cessione del Credito.
Prevale così l’obiettivo per il fornitore di “andare a goal”: acquisendo l’ordine, generare la fattura ed incassare…

Questo orientamento è molto diffuso e spesso tende a generare un “effetto domino”: viene imposto nella filiera, dal più grande…verso il più piccolo…sino ad arrivare all’ultimo della filiera (se questa lunga ed articolata in diverse fasi della fornitura).

I motivi che guidano un Fornitore, nel prevedere un “divieto di cessione” potrebbero essere molti ed altrettante molteplici potrebbero essere le interpretazioni che questa scelta alimenta in noi “deliberanti” se siamo al fianco del Fornitore:
– dubbi sulla solidità del Cliente e sulla sua stessa immagine aziendale;
– quali sono i motivi che hanno spinto ad acquistare da noi? Perché siamo effettivamente bravi o perché il Cliente
vuole una “maggiore potenziale” flessibilità nei pagamenti della nostra fattura?
–  un precario equilibrio nel rapporto di fornitura?
– la necessità, da parte del Cliente, di contenere le azioni di recupero del credito azionate da parte di soggetti terzi a
cui è stato ceduto il credito come ad esempio società di factoring e piattaforme di invoice trading….

Diamo per punto fermo che il rapporto Cliente e Fornitore si basa su elementi sani.
Se così non fosse…dovremmo assumere strategie diverse da quelle che condividiamo con Voi ora…

Spesso le Imprese pongono una grande (quasi maniacale) attenzione, alla articolata fase che precede l’emissione di una fattura verso il proprio cliente: attività commerciale, generazione ed acquisizione ordine, emissione fattura…

Con gradualità, durante la nostra attività di temporary management svolta in azienda, i nostri Clienti iniziano a comprendere come un sano fido commerciale si sostanzia certamente con l’emissione di una fattura che per “definizione” deve essere sempre “certa ed esigibile” ma che, altrettanto “certifichi” anche l’esito di una attività di negoziazione che preveda non solo i tempi di pagamento ma anche lo strumento di pagamento più appropriato….

Si può quindi ritenere superato il “Divieto di Cessione del Credito” nel 2022?
Certamente si: proprio grazie alla volontà tra le parti di negoziare non solo la fornitura ma anche tempi e strumenti con cui saldarla….meglio generare fatturato sano, che incassiamo quando previsto che generare fatturato che per essere incassato, inciderà notevolmente nei nostri margini e quindi sul futuro della nostra azienda…

Ricordiamoci sempre che ci sono circa 45.000 metodi diversi per saldare una fattura e per farsi pagare: è certo che tra questi ci sia anche quello che alimenti positivamente un sano rapporto Cliente e Fornitore e che possa durare nel tempo….

….in alternativa…probabilmente stiamo concedendo un fido….a chi non se lo meriterebbe….

Ufficio Marketing 



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