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15 Mag Gli incassi per una Impresa: fortuna o strategia adeguata?
Molto spesso negli incontri che facciamo con le imprese tra i primi obiettivi che si pongono troviamo: “generare fatturato”!
Ad ogni opportunità commerciale “deve necessariamente scaturire” del fatturato…
Ma fatturato è sinonimo di incasso?
Generato fatturato equivale a dire denaro in cassa per l’impresa?
Il mercato è profondamente cambiato negli ultimi anni: le imprese sono riuscite ad adattare i propri modelli di business?
La regolarità degli incassi è sempre più “il tema” con cui poter misurare, tempestivamente, la salute finanziaria di un’impresa.
Un flusso di cassa costante e regolare consentirà all’impresa di finanziare le proprie attività e di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie riducendo così la “dipendenza” da fonti esterne (sempre più onerose a causa dell’aumento dei tassi).
Inoltre, la regolarità degli incassi produce effetti positivi anche nella reputazione dell’impresa: con i propri fornitori e con i Clienti che la percepiscono solida ed affidabile.
N0n attenzionare la qualità del credito commerciale generato potrebbe comportare una scarsa regolarità degli incassi rendendoli insufficienti e compromettendo così la salute finanziaria dell’impresa che “brucia liquidità”.
Se l’impresa non riesce ad incassare i propri crediti in modo regolare rischia di non riuscire a soddisfare le proprie obbligazioni fino a trovarsi in difficoltà finanziarie.
In altre epoche le imprese coprivano il differenziale di liquidità mancante dagli incassi ricorrendo al debito bancario o pagando in ritardo i propri fornitori non privilegiati.
Il Codice della Crisi di Impresa ed Insolvenza come l’aumento del costo del denaro e la contrazione degli affidamenti concessi dalle banche rappresenta un “mix esplosivo” per l’impresa che non si è ancora adeguata al contesto in cui opera.
La nostra attività di supporto alle imprese si caratterizza nella possibilità di declinare, in funzione delle specifiche caratteristiche di ognuna, strategie e tattiche operative con cui poter, gradualmente, adeguare le loro sensibilità e con esse il loro modello di business.
Strategie e tattiche che si basano sulla capacità di fare un’attività costante di ricerca ed aggiornamento, tema che seppur apprezzato da tutti coloro che operano all’interno di una impresa, molto spesso si trovano a dover rimandare per soddisfare “imprevisti e priorità”.
Interessanti elementi di valutazione sono emersi in occasione dell’ultimo edizione dello Studio Pagamenti organizzato da CRIBIS e Corriere della Sera.
Nel mercato Europeo, la Danimarca nel 91,8% dei casi registra pagamenti effettuati con regolarità, la Svizzera nel 68,9%, la Germania nel 62,9%, Francia nel 48,3%, Spagna 46,5%,Italia nel 40,9%.
Nel mercato mondiale, la Nuova Zelanda rappresenta il mercato in cui i Clienti pagano con regolarità nel 81% dei casi, gli Stati Uniti nel 57,6%, Messico e Tailandia registrano un peggioramento fino al 20%.
Nel primo quadrimestre del 2023 il 40,8% delle imprese italiane pagano alla regolare scadenza pattuita, il 49,7% circa 30 giorni oltre la scadenza pattuita, il 9% oltre.
Declinando il dato per area geografica si rileva come i Clienti del nord pagano regolarmente nel 47,9% dei casi, nel centro Italia scendiamo al 37,2% e nel sud e isole scendiamo al 28%.
Gravi ritardi (oltre i 30 giorni alla scadenza) si registrano in modo crescente nel centro e sui Italia.
I settori in cui si registrano maggiori ritardi sono: Servizi alle persone, Trasporti, Industria della Carta ed Affini.
Se l’impresa ha come clienti ASL e Sanità, ti confermiamo che solo 1% dei casi il pagamento viene esitato nei termini concordati, il 72,5% in ritardo di trenta giorni rispetto alla scadenza, il 26,5% il ritardo è grave.
Se l’impresa ha come clienti Enti il 28,5% di questi paga regolarmente, il 51,6% con ritardo lieve fino ai 30 giorni oltre la scadenza, ed il 19,9% con ritardo grave oltre i trenta giorni.
Questi elementi ci permettono quindi di “orientare” le scelte commerciali dell’impresa.
Per garantire la regolarità degli incassi, un’impresa può adottare diverse strategie grazie alle competenze specifiche espresse dalla disciplina del Credit Management.
Il Credit Manager Mizuya supporta l’impresa nella definizione di una propria Credit policy con cui generare un fatturato “sano e liquido”: segmentando la tipologia di Clienti per qualità e solidità, individuando specifici strumenti di pagamento a supporto dell’azione commerciale
Marketing Mizuya