02 Set Il Tesoriere rappresenta la scintilla filantropica di una Impresa?
La filantropia sta assumendo un ruolo sempre più rilevante all’interno delle strategie aziendali.
Non solo per le grandi multinazionali, ma anche le imprese italiane, incluse le PMI, stanno scoprendo il valore di investire in iniziative socialmente responsabili e sostenibili.
Il successo di tali iniziative dipende fortemente dalla capacità di chi presidia la tesoreria aziendale di gestire e ottimizzare le risorse finanziarie.
Il tesoriere, infatti, ha un ruolo decisivo nel trasformare la filantropia da essere percepita “semplice costo” ad vero e proprio investimento strategico che produce i propri benefici anche nella finanza aziendale.
Il tesoriere è spesso visto come il “custode” delle risorse finanziarie dell’azienda.
È il professionista incaricato di garantire che l’azienda abbia la liquidità necessaria per operare efficacemente, sia nel breve che nel lungo termine.
Ogni impresa che voglia approcciare alla filantropia deve però fare i “propri conti” e misurare il tipo di impegno finanziario che questo comporterà.
Un’impresa che desidera investire nella filantropia, è fondamentale che ogni euro destinato a iniziative sociali sia speso con la massima efficienza.
Qui entra in gioco il tesoriere, che ha il compito di monitorare i flussi di cassa e individuare le risorse finanziarie disponibili per i progetti filantropici senza compromettere la stabilità operativa dell’azienda.
Il tesoriere deve essere in grado di bilanciare le esigenze di liquidità con le opportunità offerte dalla filantropia.
Ad esempio, può individuare momenti dell’anno in cui la liquidità è più abbondante per destinare risorse a iniziative filantropiche, o sfruttare strumenti finanziari specifici per massimizzare l’impatto sociale degli investimenti aziendali.
Un altro aspetto fondamentale è la gestione dei rischi.
Ogni investimento, inclusa la filantropia, comporta dei rischi.
Il tesoriere deve valutare attentamente i rischi associati a ciascun progetto filantropico, assicurandosi che l’azienda non si esponga a potenziali problemi finanziari o reputazionali.
Inoltre, deve monitorare l’impatto degli investimenti filantropici, utilizzando metriche specifiche per valutare il ritorno sociale sugli investimenti, gli effetti nel bilancio sociale e nella tassonomia.
Un’attenta gestione dei rischi e un monitoraggio costante permettono all’impresa di dimostrare, sia internamente che esternamente, che le risorse dedicate alla filantropia sono state utilizzate in modo efficiente generando un impatto positivo tangibile dimostrabile e rendicontabile.
Un approccio filantropico ben gestito non solo migliora la reputazione aziendale, ma può anche diventare un vero e proprio strumento di posizionamento strategico esaltando le dinamiche ESG.
Le aziende che integrano la filantropia nella loro strategia di business possono differenziarsi dai concorrenti e attrarre nuovi clienti, partner e talenti.
Il tesoriere, con la sua capacità di gestire efficacemente le risorse finanziarie, gioca un ruolo cruciale nella creazione di questo valore aggiunto. È colui che può tradurre la visione filantropica dell’azienda in azioni concrete e sostenibili, garantendo al contempo che tali azioni siano allineate con gli obiettivi finanziari e strategici dell’impresa.
La filantropia rappresenta una grande opportunità per le imprese italiane, ma per sfruttarla appieno è essenziale che ogni azienda abbia un tesoriere e che questi svolga svolga un ruolo proattivo e strategico.
E’ per questo che Mizuya supporta le micro e PMI italiane con i propri Temporary Manager esperti Tesorieri in grado di generare valore.
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