“L’Anti-Crisi previene e risolve la Crisi di una Impresa? Finalmente ci siamo!?!

“L’Anti-Crisi previene e risolve la Crisi di una Impresa? Finalmente ci siamo!?!

Insolvenze, crisi d’impresa…..siamo alla svolta finale?
Forse ci siamo: definiti i parametri che fanno scattare l’obbligo di accedere alla procedura negoziata.

Dal prossimo 16 maggio non ci saranno più scuse per chi non sa come agire e intercettare la crisi.
Imprenditori: siamo tutti tenuti al monitoraggio costante dell’attività.

Questa è la data prevista dal nuovo schema di Dlgs approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri lo scorso 17 marzo, che dà attuazione alla direttiva (Ue) 2019/1023 e che va a modificare, per la seconda volta, il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (dlgs 14/2019, «Ccii») emanato il 12 gennaio 2019 ed entrato in vigore a “stento”.

Abbiamo affrontato in più occasioni, nei nostri Editoriali, il Tema del Codice della Crisi di Impresa e le sue “evoluzioni” temporali…

Quali “impatti” genera nel modello di business delle Imprese italiane?

Secondo il comma 2 dell’art. 2086 c.c., introdotto dall’art. 375 Codice Crisi di Impresa, l’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale.

Le Imprese ed il principio del «forward looking»: la necessità di adottare idonee iniziative, da parte delle imprese, grazie alle quali prevenire ed individuare possibili elementi di crisi e quindi, se non tempestivamente affrontati, il  rischio di default.
I sistemi di allerta verrebbero ora soppressi dallo schema di DLgs approvato dal Consiglio dei Ministri, che li sostituisce, con la composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa….

L’introduzione della Composizione negoziata per la soluzione della crisi di impresa ha lo scopo di far comprendere quando un’impresa debba ritenersi in condizioni oggettive per adire il nuovo istituto, dedicato alle imprese, che si trovano in squilibrio patrimoniale o economico-finanziario che rendono probabile la crisi o l’insolvenza.
Concetti che si presterebbero a diverse interpretazioni….ed ai quali il Governo ha ritenuto di inserire nell’art. 3 del Codice della Crisi di Impresa, una norma «Adeguatezza degli assetti in funzione della rilevazione tempestiva della crisi d’impresa» e che puntualizza esattamente cosa ogni imprenditore individuale e collettivo deve fare per rispettare il disposto dell’art. 2086 c.c., ovvero semplicemente per adottare misure idonee a rilevare tempestivamente lo stato di crisi e assumere senza indugio le iniziative necessarie a farvi fronte.

Il terzo comma dell’art. 3 del Codice della Crisi di Impresa, indica, agli imprenditori, quali sono i drivers che consentono loro di poter fare una rilevazione tempestiva della crisi d’impresa:
a) rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario, rapportati alle specifiche caratteristiche dell’impresa e dell’attività imprenditoriale svolta dal debitore;
b) verificare la non sostenibilità dei debiti e l’assenza di prospettive di continuità aziendale per i dodici mesi successivi e i segnali di allarme identificati dal successivo comma 4;
c) ricavare le informazioni necessarie a seguire la lista di controllo particolareggiata e a effettuare il test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento per l’avvio della Composizione negoziata.

Si tratta, insomma, di un sistema che richiede un’attenta gestione della programmazione per monitorare l’adeguatezza o l’inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici con cui poter far fronte alle obbligazioni nei successivi dodici mesi.
Al centro dell’assetto organizzativo, pertanto, resta sempre la programmazione e misurazione della tesoreria, che adesso dovrà essere di almeno 12 mesi.

Noi continuiamo a sollecitare tutte le imprese italiane a valorizzare la propria Finanza Aziendale: prima degli strumenti, ci sono le competenze nel credit management e nella tesoreria con cui sviluppare il proprio modello di business.

…..e se Mizuya fosse l’anti virus del Codice della Crisi di Impresa?….

Marketing Mizuya



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