Riflessi della Pandemia nella Legge di Bilancio 2022: quale impatto per la finanza aziendale?

Riflessi della Pandemia nella Legge di Bilancio 2022: quale impatto per la finanza aziendale?

Il testo definitivo della Legge di Bilancio 2022 è entrato in vigore lo scorso 1° gennaio 2022.
È un impianto certamente influenzato dal permanere della pandemia e della proroga dello stato di emergenza fino al prossimo 31 marzo.
Una manovra espansiva da 36,5 miliardi di euro, di cui 23,3 miliardi in deficit nel 2022.

Vengono stanziati 2 miliardi per le infrastrutture e il Fondo di sviluppo e coesione, mentre altri 4 miliardi sosterranno gli investimenti privati.
Viene istituito per il Mise anche il “Fondo per la transizione industriale” con una dotazione di 150 milioni di euro a decorrere dal 2022.
Prevista la proroga degli incentivi trasformazione 4.0 e della Nuova Sabatini.
Rifinanziato il Fondo di Garanzia per le PMI, il Fondo Nuove competenze, nuove risorse in arrivo per l’internazionalizzazione delle imprese ed extra per l’export.
Confermato l’esonero contributivo sulle nuove assunzioni con contratto di rioccupazione.
Arriva la proroga della detassazione ai fini IRPEF dei redditi dominicali e agrari dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli, introdotta dalla legge di Bilancio 2017.
Aumento del tetto massimo dei Piani di risparmio (Pir) per singolo risparmiatore da 30.000 a 40.000 euro. Mentre la soglia massima del quinquennio passa da 150.000 a 200.000 euro.
Vengono estesi i benefici fiscali per i Pir “alternativi” varati con la manovra 2021.
La misura vigente prevede un credito d’imposta per i piani costituiti dal 1 gennaio 2021 per gli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2021. Viene esteso il termine per effettuare gli investimenti al 31 dicembre 2022.
Il credito d’imposta non può eccedere il 10% (e non più il 20%) delle somme investite ed utilizzabile in 15 anni.

In arrivo due nuovi fondi destinati a sostenere le Imprese del turismo: il “Fondo unico nazionale per il turismo di parte corrente” – con una dotazione di 90 milioni di euro nel 2022, 120 milioni nel 2023 e 40 milioni per il 2024 – e il “Fondo unico nazionale per il turismo di conto capitale” con una dotazione do 30 milioni di euro per il 2022, 100 milioni per il 2023 e 50 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025.

La norma della Patent box, contenuta nel Decreto Fiscale, prevede che l’incentivo passi dal 90% al 110%, escludendo dall’ambito dei beni agevolabili i marchi di impresa e limitando pertanto l’ambito della norma ai brevetti o ai beni comunque giuridicamente tutelati. Inoltre, viene eliminato il divieto di cumulo tra il Patent box e il credito di imposta per ricerca e sviluppo e ridisegna il regime transitorio.

Novità importanti per le Moratorie e le Garanzie a favore delle Imprese
Previsti altri 3 miliardi fino al 2027 per quanto riguarda il Fondo per le PMI.
Le garanzie fornite ai prestiti dal vengono rimodulate e ridotte.
Lo scorso 31 dicembre 2021 sono terminate tutte le moratorie concesse.
Dal 1° aprile 2022, le garanzie non saranno più gratuite, ma dovranno essere pagate attraverso una commissione da versare al Fondo stesso.
Vengono prorogate al 30 giugno 2022 le garanzie SACE (garanzie green) sulla liquidità senza revisioni.
Prolungato per il 2022 l’innalzamento da 1 a 5 milioni della soglia massima di finanziamento garantito che ogni singola impresa può chiedere a tale Fondo.
E’ prevista la proroga delle garanzie concesse dal Fondo per le PMI fino al 30 giugno 2022:
-le garanzie per i finanziamenti oltre i 30.000 euro restano all’80%, ma solo se finalizzati a investimenti.
-Le coperture sui prestiti per la liquidità scendono al 60%;
-tutte le garanzie sui prestiti entro i 30.000 euro, passano dal 90 all’80%; anche queste coperture si pagano dal 1°
aprile 2022.

Nasce il Fondo per la transizione industriale  con una dotazione di 150 milioni di euro dal 2022 con lo scopo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici.

Previsto un incremento delle risorse, di 1,5 miliardi su base annua dal 2022 al 2026, a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese con lo strumento del “Fondo rotativo 394” gestito da Simest.

Rinnovato per 10 anni per il credito d’imposta per investimenti in ricerca, sviluppo, innovazione e design ma con una netta riduzione delle percentuali.

La mission di Mizuya e del Suo Team è coerente alle determinazioni del Legislatore, soprattutto se orientata a superare la fase di transizione emergenza e post emergenza.

Gli obiettivi su cui ci focalizzeremo con i nostri Clienti saranno:

  • gestione oculata delle linee di credito proporzionate alle mutanti esigenze determinate dal mercato con particolare attenzione alla qualità del rating creditizio e reputazionale;
  • prevenire possibili tensioni finanziarie dovute al termine delle moratorie e dei pre ammortamenti dei finanziamenti sottoscritti per affrontare l’emergenza covid;
  • monitorare e misurare la qualità del credito commerciale concesso (fatturato generato dalle Imprese) con particolare attenzione alla prevenzione degli insoluti e dei ritardi di incasso dei crediti commerciali con “maniacale attenzione al presidio ed alla protezione dell’attivo circolante”;
  • implementare sistemi di monitoraggio e prevenzione, interni alle imprese, al fine di adottare tutte quelle strategie e tattiche utili a dotarsi di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili al fine di poter valutare l’andamento futuro della propria Impresa onde rilevare tempestivamente segnali di crisi (come previsto dall’art. 2086 c.c.);
  • aumentare i fatturati sostenendo la qualità dei Clienti e consolidare le relazioni con i rispettivi Fornitori.
  • Armonizzare diversi strumenti finanziari (ordinari e FinTech).

Marketing Mizuya

 



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