Credit Manager Mizuya: “Ancora un rinvio per il Codice della Crisi di Impresa”

Credit Manager Mizuya: “Ancora un rinvio per il Codice della Crisi di Impresa”

L’entrata in vigore del nuovo Codice della Crisi è stata nuovamente rinviata dal Consiglio dei Ministri con  un decreto legge approvato lo scorso 5 agosto.

In particolare, le misure previste dal citato decreto possono riassumersi nelle seguenti:

  1.  rinvio del Codice della crisi d’impresa, con entrata in vigore il 16 maggio 2022, al fine di adeguarlo  alla direttiva 2019/1023;
  2.  introduzione dell’ istituto della composizione negoziata della crisi, un nuovo strumento di tipo negoziale e stragiudiziale, che consente all’imprenditore di essere affiancato da un esperto terzo e indipendente nelle trattative con i creditori;
  3.  modifica della legge fallimentare, con l’anticipazione di alcuni strumenti di composizione negoziale previsti dal Codice della crisi;
  4.  rinvio del Titolo II sulle misure di allerta al 31 dicembre 2023, per avere tempo di verificare preliminarmente l’efficacia della composizione negoziata e rivedere, poi, eventualmente i meccanismi di allerta contenuti nel Codice della crisi.

Particolarmente interessante è il nuovo strumento di composizione negoziata della crisi, il cui obiettivo è quello di favorire il risanamento di quelle imprese che, pur in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario tali da rendere probabile lo stato di crisi o  di insolvenza, hanno le potenzialità per restare sul mercato. Alla composizione negoziata possono accedere tutte le realtà imprenditoriali, comprese le società agricole, indipendentemente dalla loro dimensione, iscritte al registro delle imprese.

Importante sottolineare che il percorso della composizione negoziata è volontario e può essere attivato solo su richiesta dell’imprenditore. Il percorso, inoltre, è del tutto riservato fino a quando non viene chiesta la concessione di misure protettive. 

Durante il percorso della composizione negoziata l’imprenditore chiede, attraverso una procedura telematica, la nomina di un esperto indipendente il cui compito sarà quello di valutare lo stato di salute dell’azienda ed affiancarlo nelle trattative con i suoi creditori.

L’elenco degli esperti è tenuto presso le Camere di Commercio e comprende i dottori commercialisti iscritti all’albo da almeno cinque anni, gli avvocati e i consulenti del lavoro che, oltre ad avere il requisito di anzianità di iscrizione all’ordine,  documentino di avere esperienza nel campo della ristrutturazione di imprese.

L’adesione alla composizione negoziata comporta dei vantaggi per l’imprenditore che decide di attivarla. Innanzitutto, gli consente di chiedere l’applicazione di misure protettive del patrimonio: i creditori non potranno acquisire diritti di prelazione se non concordati, né iniziare o proseguire azioni esecutive e cautelari su patrimonio, beni e diritti, con esclusione dei diritti di credito dei lavoratori.
Sono inoltre, previsti meccanismi premiali quali sanzioni e interessi ridotti sui debiti tributari dell’imprenditore.

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