04 Gen Credit Manager Mizuya: “Correre o riuscire a mantenere la lucidità sarà la sfida al 2021”
Canonicamente, la fine come l’inizio d’anno è tempo di bilanci e di considerazioni per il nuovo che si affaccia.
Certamente il 2020 è stato un anno difficile e ancora siamo alle prese con una pandemia che, oltre ai primari nefasti aspetti sanitari, ha imposto di ripensare le nostre attività, quando non le ha bloccate completamente e in molti casi in modo definitivo. Una recente indagine condotta da Abbrevia insieme con Acmi (oltre 600 professionisti del credit management) ha evidenziato come siano aumentate sensibilmente nel 2020 le insolvenze di crediti commerciali tra le aziende e come, in un trend che ci si aspetta in deciso aumento per l’anno a venire, stia necessariamente cambiando l’approccio al credito. Prudenza, è la parola d’ordine che circola fra gli addetti ai lavori; maggior prudenza e conseguenti minori concessioni creditizie.
Naturalmente, nel perenne confronto fra esigenze commerciali e esigenze legate al credito, misure restrittive, se da un lato sono foriere di un minor rischio (apprezzabile, naturalmente), dall’altro possono creare ulteriori ostacoli allo sviluppo o al semplice mantenimento di una posizione sul mercato; le solite domande si rincorrono: il fido, la sua dilazione, etc. mi danno un reale vantaggio sul mercato? sono in grado di sostenerne il costo? come si comporta la concorrenza? etc.
Gli ultimi dati divulgati da Istat indicano in oltre 73.000 aziende (il 7,2% su un campione di oltre un milione di tre o più addetti -industria e servizi) che hanno chiuso nell’anno che ci lasciamo alle spalle e le previsioni per il 2021 sono ancora più negative. Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato sono unite nel rilevare la moria di aziende in vari settori che non trova un compenso nella nascita di nuove attività: il saldo è ampiamente negativo e in molti annotano che una azienda su cinque è soggetta a rischi operativi. Va da sé che l’impatto sul credito è stato e sarà di notevole portata, con tutte le implicazioni del caso.
Per chi si occupa di credito, l’anno appena iniziato si presenta quindi ricco di sfide, in parte note ed in parte nuove.
Certamente nuova è quella relativa all’accoglimento del Regolamento 575/2013 in materia di default aziendale (su queste pagine ne abbiamo ampiamente parlato): si confida nella moratoria (31 marzo 2021) di cui si è fatta tempestivamente carico l’EBA in considerazione degli effetti pandemici Covid-19, in assenza della quale parrebbe, tale Regolamento, quanto meno punitivo. Superfluo forse è notare che ci si muove peraltro in un quadro che già dal 2018, con l’introduzione del IFRS9, ha modificato l’approccio bancario agli accantonamenti non solo per i crediti deteriorati, ma anche per quelli che potrebbero deteriorarsi in futuro; comprensibili, naturalmente, le esigenze del sistema bancario, che deve essere in grado si sopportare le difficoltà creditizie (il 2007, ha lasciato eredità importi); lato impresa, in particolare in questo momento storico, certamente non una strada in discesa.
Oggi forse come mai in passato è quindi necessario affrontare con metodo e strumenti adeguati le sfide future e non per nulla nelle rilevazioni dell’indagine citata di Abbrevia molti dei managers intervistati hanno confermato una maggiore sensibilità a temi preventivi quali “maggiore prudenza commerciale a parità di valutazione”, “più informazioni, anche investigative”, “più assicurazioni”; solo un 15% degli intervistati, apparentemente, non ritiene utile fare “attività” aggiuntive.
Fondamentale è quindi la gestione del credito, dei rischi impliciti e di quelli esogeni, per ogni tipo di impresa, dalle più strutturate alle meno; “incassare quanto prima possibile; evitare perdite”, “la gestione del circolante”, “ridurre i tempi di incasso”, etc.: il driver del cash flow, insomma, impone valutazioni articolate del grado di affidabilità e solvibilità dei propri clienti e questo richiede che l’azienda sia in grado di incrementare le proprie competenze con figure professionali adeguate.
Mentre tutto “balla”, noi con calma, saremo seduti sulla sulla scrivania, al fianco dei nostri Clienti…
Shizuka