CREDIT MANAGER MIZUYA: Il lockdown e le infiltrazioni malavitose

CREDIT MANAGER MIZUYA: Il lockdown e le infiltrazioni malavitose

La chiusura di fatto dell’economia nazionale per un paio di mesi, era un evento che non si poteva prevedere.

Tale provvedimento ha seminato paura nelle persone e il consequenziale calo dei fatturati ha generato una sensazione di allarme sociale e crisi di liquidità.

Questo è il “terreno” ideale per le organizzazioni mafiose che necessitano di ripulire il denaro proveniente dagli atti criminali.

A riprova di tutto ciò, in quest’ultimo periodo, tramite l’analisi delle visure camerali, si è potuto accertare un aumento esponenziale di persone, condannate per mafia, quali azionisti di società o amministratori di società.

Il denaro non manca alla criminalità organizzata,  la mafia, la camorra e la ’ndrangheta sono dei ”gruppi imprenditoriali” molto redditizi. Il problema si presenta quando i soldi guadagnati devono essere riciclati, ripuliti e rimessi in circolo senza destare sospetti.

Perché non investirli in qualche impresa, sfruttando il momento di difficoltà economica, magari presentandosi come un angelo salvatore?

Guarda caso, la quarta regione, con maggior numero di infiltrazioni di questo tipo, dopo Calabria, Campania e Sicilia, è l’Emilia-Romagna, patria delle piccole e medie imprese.

Questo non deve succedere!

Anche l’imprenditore più disperato deve evitare di cadere nelle mani di queste organizzazioni criminali senza scrupoli!

Lo Stato deve fare la sua parte e lo farà, ma esistono, anche, consulenti capaci e seri che possono aiutare gli imprenditori in difficoltà ad accedere a finanziamenti agevolati o contributi a fondo perduto o ristrutturare l’azienda al fine di renderla competitiva sul mercato.

Non siete soli.

Flanker



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