
26 Ott Credit Manager Mizuya: l’intreccio tra incertezza e la strategia e tattica operativa..
“Cosa accadrà domani? Quali strategie sarà possibile mettere in campo nei prossimi mesi?”
Il periodo attuale, lo constatiamo ogni giorno, è fortemente condizionato da eventi sanitari che hanno ripercussioni evidenti sulle attività aziendali, eventi che ne stanno minando i fondamentali, oltre che la fiducia: chiusure forzose, limitazione agli spostamenti e ai traffici, in primis, limitano le possibilità di business.
La simultanea contrazione della offerta e della domanda, come logica conseguenza dei vari lockdowns, che abbiamo vissuto e stiamo vivendo tuttora, si sono innestate in un periodo, soprattutto nel nostro Paese, di crescita modesta, troppo modesta, e ha messo in luce amplificandole, tutte le debolezze di un sistema che da decenni non sa rinnovarsi e che vive quotidianamente la necessità non più procrastinabile di riforme.
Certamente, operare in un contesto ancora intriso delle scorie dei danni causati dalla crisi economico-finanziaria del 2008, e reso ancora più difficile dalle contingenze attuali, è frustrante e molti imprenditori stanno vivendo sulla propria pelle la mancanza di risposte operative. In tal senso vanno le forti prese di posizione delle scorse settimane della maggiore organizzazione rappresentativa delle imprese manifatturiere italiane, Confindustria.
Eppure ogni periodo di crisi storicamente ha portato con sé anche opportunità: per revisionare i propri concetti operativi, il proprio approccio, per riposizionarsi; volenti o nolenti, il cambiamento è necessario.
Nulla sarà più come prima ci sentiamo ripetere dai media e anche su questa pagina Mizuya non ha potuto far altro che constatare che molti saranno i cambiamenti futuri. Molti di questi si nutriranno o saranno dettati dalla accelerazione digitale che oggi viviamo; di necessità si farà virtù e i cambiamenti saranno fortemente sollecitati da nuove necessità come, ad esempio, quelle dettate da attività che non potranno svolgersi più unicamente in presenza ma che sfrutteranno i sistemi messi a disposizione dalle innovazioni più recenti e da quelle ora solo futuribili. Termini come remote, smart working, cloud, sono ormai diventati di utilizzo comune e questo è chiaramente un segno.
Come potremmo chiamarle ora, le varie Industry 1.0 (introduzione della macchina a vapore, tardo ‘700), 2.0 (produzione di massa, fine ‘800), 3.0 (automazione della produzione, soprattutto elettronica) hanno lasciato segni fortissimi, modificando radicalmente le certezze sulle quali si fondavano.
Ora siamo agli albori di una nuova rivoluzione che questi tempi di crisi non potranno che accelerare nel suo realizzarsi: Industry 4.0 (ambiente di produzione cyber/fisico, cloud, Internet delle cose, 5g, etc.).
Queste nuove sfide rendono necessaria una forte e rapida presa di coscienza che occorre essere ancor più attrezzati e flessibili.
E se l’arrivo di questa emergenza sanitaria che rapidamente si è trasformata in shock economico/finanziario, poteva avere i connotati del noto cigno nero, quello che viene e verrà dopo può e deve essere razionalizzato e pianificato. L’imprenditore, di questa nuova rivoluzione, dovrà necessariamente poter contare su un cassetto degli attrezzi adeguato, e soprattutto su professionisti che possano accompagnarlo in questo nuovo viaggio.
Come in ogni crisi, la finanza, il settore del credito, sono assai sollecitati: devono esser in grado di fornire risposte immediate e adeguate. Negli anni si sono sviluppate expertise, piattaforme di offerta, professionalità, che molto possono aiutare l’impresa a affrontare in questi termini sia il day-by-day, sia la pianificazione di medio lungo termine.
E il catalogo di Mizuya è molto ampio…
Shizuka