
15 Feb Credit Manager Mizuya:”L’importanza della Credit Policy per la crescita Aziendale”
La Credit Policy è una procedura che riassume i criteri guida di gestione del credito commerciale di un imprenditore. I detti “criteri guida” attengono alla intera “vita del credito”, andando dalla fase della valutazione della solvibilità dei clienti alla fase dell’incasso.
I criteri guida di gestione dei crediti commerciali, di cui alla attività di Credit Policy, vengono cristallizzati in apposito documento aziendale, nel quale sono fissati sia i processi decisionali dell’azienda sia le caratteristiche dei mercati a cui l’azienda si rivolge.
La Credit Policy è, quindi, un elemento necessario ed imprescindibile per una azienda che voglia migliorare la sua redditività, il suo flusso di cassa e la sua presenza sul mercato. In tale ottica un ruolo determinate viene svolto dal Credit Manager che rappresenta il trait d’union tra il finance e l’area commerciale.
Bisogna fare attenzione, però, a non confondere la Credit Policy con l’attività di mero recupero del credito e il Credit Manager con il “Collector” soggetto che si occupa di contattare il cliente per recuperare le somme dovute.
In effetti, il recupero del credito costituisce attività “patologica” determinata dalla mancanza di una adeguata regolamentazione creditizia.
Una Credit Policy, adeguatamente strutturata e regolata dal Credit Manager, riduce notevolmente l’attività di recupero del credito.
Il Credit Manager collabora con la Direzione Generale ed è il fil rouge del business aziendale, infatti per lo svolgimento della sua attività non potrà non tener conto dell’ambiente aziendale, dei valori e degli obiettivi che l’azienda stessa si è proposta.
Il contributo, quindi, che il Credit Manager può fornire non si limita alla sola gestione del credito, non è teso solo a ridurre i DSO o a implementare i KPI, ma è un contributo a 360 ° nell’ambito aziendale.
Le sue decisioni, e non può essere diversamente, impattano direttamente sul debito commerciale, sul cash flow aziendale e anche sulle scorte del magazzino.
Ma cosa deve fare il Credit Manager quando viene chiamato in una azienda?
L’attività del Credit Manager parte dall’analisi finanziaria dell’azienda per la quale lavora, infatti il Credit Manager inizierà a conoscerla con l’analisi del bilancio.
Il bilancio fotografa lo stato di salute della società.
Una adeguata analisi del bilancio permette, quindi, di promuovere l’azienda, ma anche di evitare decisioni che possano risultare dannose per la stessa per esempio, investimenti a breve e lungo termine con richiesta di capitali esterni a cui vengono applicati tassi di interessi insostenibili per la società.
Il Credit Manager dovrà soffermarsi, quindi, con molta attenzione sull’ analisi degli interessi passivi, sulla svalutazione crediti, nonché studiare l’analisi degli indici di redditività.
Il Credit Manager, inoltre, verificato il bilancio, dovrà partecipare alla stesura del Business Plan che l’azienda intende sviluppare nel breve/medio periodo.
L’ambito finanziario non deve essere considerato secondario, sarebbe come considerare di aprire un’attività commerciale senza godere dei mezzi economici adeguati
Come il Credit Manager può partecipare a tale pianificazione del business aziendale?
Proprio attraverso la Credit Policy.
La Credit Policy è, quindi, la “guida” al cui studio ed alla conseguente stesura partecipa tutta l’azienda che si impegnerà poi a rispettare.
Può essere definita la “Carta Costituzionale” aziendale, che però deve adeguarsi facilmente all’evolversi del mercato e alle necessità aziendali.
Per esempio, se l’azienda aveva deciso nel 2000 che i nuovi clienti pagassero le forniture per i primi sei mesi solo con bonifico anticipato, tale decisione oggi è anacronistica.
Infatti, non trova applicazione, non solo per la situazione pandemica attuale, ma anche per i vari concorrenti presenti sul mercato.
Continuare ad applicare tale decisione, senza una adeguata analisi commerciale, porterebbe la società a ridurre visibilmente la sua presenza sul mercato, con ovvie conseguenze finanziarie pregiudizievoli.
Questo non significa che l’azienda deve a priori finanziare l’attività dei clienti concedendo pagamenti a lungo termine per acquisire mercato. Significa che la società deve dotarsi di strumenti che le permettano di valutare il grado di solvibilità di ogni cliente.
Infatti, non tutti i clienti possono avere lo stesso trattamento.
La società dovrà acquisire informazioni sulla solvibilità del cliente, sull’esistenza di procedure legali a suo carico, protesti, nonché informazioni sulla compagine societaria (amministratori, soci, eventuali operazioni straordinarie, collegamenti con altre aziende).
La Credit Policy dovrà quindi essere chiara a tutti i comparti aziendali e precisa nei suoi contenuti. Dovranno essere determinate le modalità in cui viene attribuito il fido commerciale, la scontistica riconosciuta ai clienti, le condizioni per bloccare gli ordini, i termini e le modalità di pagamento.
Dovrà inoltre regolamentare i ruoli, le responsabilità, le revisioni degli affidamenti e l’attività in caso di insoluto del cliente.
In questo modo la Credit Policy diviene una Business Policy nella quale dovranno essere determinate le linee guida che coinvolgeranno l’intera attività aziendale.
Morgana