04 Lug “La grande opportunità da LOM-EBA a favore di Banche ed Imprese”
Come ampiamente annunciato da molti “addetti ai lavori”, tra cui anche noi di Mizuya, il 30 giugno, dopo diverse proroghe dovute all’emergenza pandemica, sono attive le nuove linee guida dell’Autorità bancaria europea (EBA) sulla concessione e monitoraggio dei prestiti.
La stessa Banca d’Italia, con l’aggiornamento della Circolare n. 285 dello scorso 21 luglio 2021, le ha recepite rendendole di fatto operative.
Genesi e finalità del provvedimento
Le linee guida fanno parte dell’Action Plan Europeo adottato dal Consiglio Europeo nel luglio 2017 ed hanno lo scopo di contrastare, prevenendolo, il tema complesso dei crediti deteriorati.
La loro finalità, fondamentalmente, è quella di fornire una articolata linea guida con cui Imprese e Banche devono allinearsi nella raccolta e nella gestione della documentazione necessaria per la valutazione del merito creditizio.
Evoluzione di alcuni principi espressi nella normativa bancaria Basilea, le linee guida EBA obbligano un’evoluzione nel rapporto banca-impresa prevedendo come elemento centrale lo scambio di informazioni aggiornate e trasparenti tramite flussi informativi economico-finanziari.
L’impresa che fa suoi principi di: completezza, attendibilità e veridicità nella relazione e nella predisposizione di documentazione periodica fornita alla banca, interpreta, con grande efficacia, l’intento del Regolatore.
Di fatto crea ed alimenta i positivi presupposti per una valutazione positiva e di maggior fiducia da parte dell’organo deliberante.
Elementi in comune a favore di entrambi i soggetti
Negli ultimi anni, dal 2020 ad oggi, sono molteplici le cause e gli effetti da queste prodotte nei bilanci delle Imprese italiane, che hanno aumentato una “limitante” asimmetria informativa che le Banche debbono gestire in occasione di rinnovi o nuove concessioni di linee di credito.
Prima che per l’istituto di credito, è interesse proprio dell’Impresa che approccia ad un rinnovo o ad una nuova richiesta di credito, valutare il rischio di credito (o rischio di insolvenza): il rischio quindi che possa assolvere anche solo in parte ai suoi obblighi di rimborso del capitale e/o al pagamento degli interessi al suo creditore.
Tra le novità impattanti per entrambi gli attori (Impresa e Banca) troviamo quella che di fatto sono entrambi “parte attive del processo di analisi e valutazione”.
Si supera così una logica….permetteteci….”medioevale”….secondo la quale spesso le imprese avevano un approccio di sudditanza rispetto alle diverse e “variegate” richieste formulate da ogni banca….
L’attività di “analisi e negoziazione”, fortunatamente, è perimetrata da principi noti come attendibilità, completezza e veridicità di tutto il flusso informativo che fa parte del processo di istruttoria.
Altra novità è rappresentata dal fatto che l’istruttoria per la concessione del credito all’impresa, dovrà essere effettuata, con approccio forward-looking ovvero prospettico e quindi sulla capacità futura per l’impresa di far fronte ai propri impegni, tra i quali quelli finanziari.
Il peso dei dati di bilancio e delle performance storiche, soprattutto se contestualizzati agli eventi che hanno modificato il mercato, hanno un “valore relativo”.
Si evolve il concetto di Business Plan che non solo descriverà il progetto di sviluppo dell’impresa, le diverse strategie e modello di business che verrà adottato, il piano di investimento, i bilanci previsionali, ma sarà parte fondamentale dimostrare le competenze dell’impresa nel sostanziare, l’effettiva capacità di sostanziare quanto previsto con i cash flow prospettici ed il budget di tesoreria, garantendo così il proprio equilibrio economico finanziario prospettico.
I flussi di cassa assumono un valore maggiore rispetto alle garanzie reali fornite a supporto delle linee di credito.
Siamo quindi in presenza di un cambio inesorabile che impatta in egual misura su entrambe le parti: Banca ed Impresa.
Le banche e le proprie policy creditizie dovranno, esattamente come le imprese, evolvere ed innovare innovare i propri modelli, le metodologie e processi di valutazione e gestione del merito creditizio.
Le Imprese, sono anch’esse chiamate ad medesimo e proporzionale percorso di crescita: superare il gap storico di competenze finanziarie (le micro e pmi?) non è più sufficiente acquisire la cultura della pianificazione di business e dell’utilizzo dello strumento business plan ma è indispensabile la sua esecution!
La concessione del credito è oggi, strettamente correlata alla capacità dell’impresa di dimostrare la propria capacità di intraprendere al pari delle competenze di cui si avvale per validare il proprio modello di business e la propria sostenibilità economica finanziaria.
In fondo….se ci pensate…..nelle credit policy che scriviamo assieme alle imprese nostre Clienti….abbiamo già recepito quanto in vigore dal 3o giugno…..
Marketing Mizuya