 
						18 Mar “Quanto gli strumenti di pagamento incidono nella definizione di una strategia commerciale di una impresa”. EdiMiz a cura di Giovanni Vattani Payments Expert
La ricerca 2023 dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, che è stata presentata nel corso di un convegno lo scorso 13 marzo, aveva come titolo “Tra consapevolezza ed evoluzione digitale”.
Ecco, quello che qualsiasi azienda che abbia un touchpoint digitale per vendere la propria merce o una qualsiasi altra azienda che intenda far pagare online le proprie fatture, polizze assicurative, e via dicendo, dovrebbe tenere ben presente queste due parole : “consapevolezza” ed “evoluzione digitale”.
La pandemia è stato uno spartiacque delle nostre esistenze; forse mai, almeno questa è la mia sensazione, avevamo sentito e toccato così distintamente la differenza tra il “prima”, il “durante” ed il “dopo”. 
Nel “durante” ci siamo dovuti adattare, abbiamo cambiato abitudini, anche in maniera molto netta e, tra queste, c’è stata quella degli acquisti. Anche chi non lo aveva provato prima, si è dovuto cimentare con gli acquisti online, sia per la “sopravvivenza” (GDO) che per il superfluo (market place), ed ha dovuto utilizzare, giocoforza, degli strumenti digitali per effettuare i pagamenti.
Nelle prime settimane del “dopo”, quando ancora i timori di contrarre il virus, soprattutto per le possibili conseguenze, erano ancora molto alti, anche nei punti fisici c’è stato un aumento di transazioni digitali (sia per le carte contactless che per i wallet digitali).
Questa tendenza si è confermata anche ad emergenza pandemia chiusa e sta continuando anche oggi.
Se i clienti/utenti sono diventati “consapevoli” rispetto agli strumenti di pagamento innovativi, dovrebbero esserlo anche le aziende.
Se sono abituato a fare i miei acquisti con una carta di credito, attraverso un account PayPal o tramite MyBank (solo per citarne alcuni), mi aspetto di poter vivere ovunque questo tipo di esperienza e, quasi sicuramente, mi lamento quando ciò non è possibile.
Mettere a disposizione il maggior numero di strumenti di pagamento possibile è, sicuramente, uno sforzo per qualsiasi azienda, soprattutto in termini di commissioni che vanno riconosciuti agli intermediari dei vari servizi, ma è sicuramente il modo migliore per fidelizzare il cliente, per farlo sentire veramente “al centro”, ed il rapporto costi/benefici e chiaramente enorme, soprattutto se pensiamo che i pagamenti fatti con questi strumenti hanno una riconciliazione automatica ed azzerano i costi di eventuali lavorazioni di backoffice.
Guardando per esempio al mondo delle utilities, che è quello che per forza di cose conosco meglio, soprattutto negli ultimi dieci anni c’è stato un aumento importante delle modalità messe a disposizione dei clienti per il pagamento delle bollette.
C’è anche chi, come qualche utility o qualche assicurazione, ha sviluppato in proprio soluzioni di pagamento digitali, chiedendo ed ottenendo licenze di Istituto di Pagamento o di Istituto di Moneta Elettronica.
Ci sono state, infine, aziende che hanno puntato al passaggio del pagamento tramite bollettino postale a quello con l’avvisatura PagoPA. In questo caso si è percepito un duplice scopo: mettere a disposizione del cliente la possibilità di pagare o nei touch point fisici o in quelli digitali ma con tutta la flessibilità che offre la piattaforma PagoPA in termini di strumenti (contanti nei punti fisici, carte, wallet) e di convenienza (nel caso di pagamento digitale è possibile scegliere, in base alla commissione, il provider che gestirà la nostra transazione di pagamento).
Anche in questo caso, l’informazione di avvenuto pagamento viaggia in tempo reale e la riconciliazione dell’incasso è automatica.
Cliente appagato per aver potuto scegliere il proprio strumento di pagamento, sicuro, veloce ed economico, responsabile del cash in, felice di avere tutti i pagamenti in tempo reale e senza necessità di dover ricorrere al backoffice: Win Win !
Per rispondere alla domanda contenuta nel titolo di questo articolo, possiamo dire che: gli strumenti di pagamento dovrebbero incidere eccome nella strategia commerciale di un’impresa che, dell’intercettare la consapevolezza e l’evoluzione digitale dei propri clienti dovrebbe fare il proprio mantra!
A prestissimo e… mai paura !
Dr. Giovanni Vattani
Payments Expert
 
 			  
 			  
 			 