“SMART LEARNING, E-LEARNING E SMART WORKERS: LE NUOVE FRONTIERE DELLA FORMAZIONE AZIENDALE”. EdiMiz a cura di Aleksandra Maravic CEO di BEYOND THE BOX

“SMART LEARNING, E-LEARNING E SMART WORKERS: LE NUOVE FRONTIERE DELLA FORMAZIONE AZIENDALE”. EdiMiz a cura di Aleksandra Maravic CEO di BEYOND THE BOX

L’ultima frontiera dell’apprendimento a distanza si chiama smart learning.

Lo scopo?

Reinventare i processi di apprendimento e rendere le competenze fruibili da chiunque in qualunque momento.

Ecco le prospettive e le piattaforme più interessanti.

Smart working: questo termine ormai è diventato noto a chiunque si sia trovato a dover reinventare le proprie abitudini di lavoro durante questi mesi così complessi.

Iniziamo con il definire questo nuovo concetto: non più “cartellini da timbrare” e viaggi (a volte anche molto impegnativi) da affrontare per andare al lavoro. Lo smart working (lavoro intelligente) è un modello organizzativo che interviene nel rapporto tra individuo e azienda. Propone autonomia nelle modalità di lavoro a fronte del raggiungimento dei risultati e presuppone il ripensamento “intelligente” delle modalità con cui si svolgono le attività lavorative.

Il lockdown e l’emergenza Covid hanno reso necessario un importante “cambio di rotta” al nostro mondo professionale: l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano ha decretato che nei mesi che ci siamo appena lasciati alle spalle oltre 6 milioni di lavoratori hanno sperimentato un diverso modo di lavorare. Il “telelavoro” ci ha costretti anche a ripensare al modo di gestire l’apprendimento e la formazione aziendale.

Indubbiamente esistevano già prima dell’emergenza sanitaria moltissime piattaforme di e-learning, una formula di apprendimento digitale che molto spesso si traduce in un insieme di lezioni pre-impostate con, al massimo, una piattaforma interattiva dove potersi esercitare o un numero customer service da contattare per avere informazioni che non fossero espresse nella pagina delle FAQ’s.

La formazione aziendale spesso si è affidata a questo genere di piattaforme per l’upgrade delle competenze del proprio organico; indubbiamente avere le lezioni sempre “a portata di mano” costituisce un vantaggio ma molto spesso il semplice e-learning va a schematizzare eccessivamente i contenuti, non riuscendo ad aderire alle casistiche concrete di criticità o dubbio che ogni giorno si possono riscontrare nell’attività professionale.

Lockdown e distanziamento sociale hanno dato un forte impulso ad una nuova frontiera di formazione aziendale: si tratta dello “smart learning”, una metodologia di apprendimento che affonda le proprie basi nel concetto di “bitesizing learning” (non più un corso per tutti ma “pillole”, minicorsi fruibili dal singolo utente in base al proprio livello di competenza sull’argomento).

La formazione agile (o smart learning) è una modalità di esecuzione della formazione aziendale caratterizzata dall’assenza di vincoli orari o spaziali e una modalità di apprendimento semplice, veloce e confidenziale, stabilita mediante contatto tra dipendenti ed Esperti; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di apprendimento e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività.

Lo “smart learning” non solo implica la possibilità di ottenere una risposta concreta ed immediata alla criticità che deve essere gestita dall’utente nell’ambito del suo processo quotidiano di lavoro  ma offre anche un altro vantaggio: consente lo scambio perfetto tra la richiesta dell’utente e la competenza dell’esperto.

Un incontro tra domanda ed offerta innovativo, una miscela sapiente tra strumenti di condivisione digitali, intelligenza artificiale (le piattaforme più innovative di smart learning la utilizzano per creare il miglior match possibile tra attività e competenze) e valorizzazione della professionalità.

Una volta chiarito il concetto di smart learning, vediamo le soluzioni concrete che il mercato della “consulenza intelligente” offre oggi passano dalle piattaforme LMS (Learning Management System) che offrono contenuti “modulari e personalizzabili” ai classici “corsi on line” per ottenere molteplici corsi a prezzi sicuramente contenuti ma con lo svantaggio di non avere alcuna interazione.

Personalizzazione dei contenuti, valorizzazione delle competenze e strumenti che semplifichino il processo di selezione dell’offerta sono tra le caratteristiche più ricercate per chi vuole una formazione “smart”; l’equilibrio tra qualità dei contenuti e semplificazione del processo di selezione non è semplice da raggiungere ma è proprio questa la sfida che le più innovative soluzioni di smart learning hanno vinto.

Aleksandra Maravic

 



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